Mostra personale a “Palazzo Oddo”

La mostra personale istituzionale avvenuta dal 3 al 18 aprile 2010 presso il Palazzo Oddo di Albenga, è stata caraterizzata dalla collaborazione del fotografo Giulio Cardona e della pittrice Claudia Giraudo eseguendo opere a quattro mani con la tecnica di fotopittura.

la poetessa Francesca Oz ha dedicato una sua poesia ad ogni opera esposta  del fotografo in questione.

COMUNICATO STAMPA

Dal 3 aprile, le sale del terzo piano di Palazzo Oddo ospiteranno l’esposizione di opere d’arte nate dalla collaborazione della pittrice torinese Claudia Giraudo con il fotografo alassino Giulio Cardona. La mostra, intitolata “Il cielo riflesso” ed elaborata in seno al progetto studiato dall’atelier Bottega Indaco su ispirazione del palazzo stesso, propone una bellezza eterea, irraggiungibile, sospesa, esposta agli occhi di tutti eppure a tratti inafferrabile, come un volo. Il percorso proposto dagli artisti permetterà allo spettatore di attraversare le sale ammirando prima gli sforzi singoli e poi congiunti. Nell’ultima sala il realismo pittorico della fotografia si fonderà con l’oggettivismo fotografico dando luogo ad un interessante risultato artistico. L’inaugurazione, prevista per le 17.30, sarà seguita da un concerto per flauto e clavicembalo che vedrà protagonisti Loredana CardonaMauro Borri, che eseguiranno un repertorio comprendente Vivaldi, Bach e Mozart.

 

IL CRITICO

La figura, la luce, il colore, insieme corposo e diafano nelle sue multiformi apparenze, generano le immagini simboliche di Claudia Giraudo.

Una pittrice che  affonda le proprie radici nella più solida ricchezza della complessità tecnica, una tecnica di gusto cólto, veicolo dell’evocazione, dell’arcano imprigionato nelle sue  misteriose ragazze, graffiti di un preraffaellismo atemporale e onirico.

Figure senza luogo, in bilico sull’orizzonte di un’oltranza che pare sfiorata appena dalla fuggevole ala del tempo, fanciulle con copricapi  dalle forme insieme astrali e trecentesche, bimbi dallo sguardo pensoso e còlto in una quasi fissità, timorosa del futuro inesorabile che ci attende, che li attende.

Emozioni di raffinata staticità.

Dinamismo, vita contorta, manciate di diamanti sull’eterno movimento del mare di liguria, incanto di un panta réi fulminato dagli  scatti sorprendenti  di Giulio Cardona.

Forme di uccelli marini che paiono svincolarsi dall’acqua per farsi luce, corpi aerei ridotti a diafane linee di forza vibranti, natura che si fa lampo contorto, gioioso e indecifrabile, come in un gioco neofuturista.

Incontro sorprendente di due sguardi sul mondo, di due tecniche imprigionate nell’opera, che sanno far sintesi delle loro specificità.

La fotografia dipinta trova l’equilibrio magico di un dinamismo sapiente che  non scompone la figura e di una figura che pare emergere dall’infinita matrice del movimento, per fissarlo in un’aura che vive di vita propria.

E’ la sintesi della creazione, che appare nel suo rinnovato mistero in queste immagini, offerte all’infinita interpretazione dell’anima.

Marco Cammi

 

ARTICOLO USCITO AD APRILE  SULLA RIVISTA ” ART & ART”

 

Chi non ha trovato il Cielo – quaggiù –
Lo mancherà lassù –
Perché gli Angeli affittano Casa vicino alla nostra,
Ovunque ci spostiamo

Emily Dickinson

Al centro di tutto vi è una bellezza eterea, irraggiungibile, sospesa, esposta agli occhi di tutti eppure a tratti inafferrabile, come un volo.

Sembra che il destino abbia creato un legame tra la fotografia di Giulio Cardona e la pittura di Claudia Giraudo per lasciare intuire agli spettatori quanta creatività possa nascere da un incontro casuale che per entrambi pare ora essere mutato in una svolta nel rispettivo percorso artistico.  Il realismo pittorico dalle imperfezioni ricercate del fotografo si fonde con l’oggettivismo fotografico ricreato sulla tela dalla pittrice, dando luogo ad un incanto formale che comunica suggestioni di intenso lirismo.

Dal 3 al 18 aprile il risultato del lavoro congiunto sarà ammirabile presso le sale del terzo piano di Palazzo Oddo, in Albenga, dove i due artisti presenteranno al pubblico le proprie opere, in seno al progetto elaborato dall’atelier Bottega Indaco su ispirazione del palazzo stesso. La proposta, completa e articolata, vede il susseguirsi di artisti diversi negli stessi spazi, interpretati in base alle differenti sensibilità. Dall’ incontro Giraudo-Cardona nascono, evanescenti come sogni, figure alate che, pur senza parlare, comunicano con l’osservatore, visioni oniriche diurne che svelano pensieri nascosti, quasi a ricordarci ciò che sostiene Richard Bach ne Il gabbiano Jonathan Livingston : ‘Il Vostro corpo, dalla punta del becco alla coda, dall’una all’altra punta delle ali, non è altro che il vostro pensiero, una forma del vostro pensiero, visibile, concreta. Spezzate le catene che imprigionano il pensiero, e anche il vostro corpo sarà libero’.

Tutto pare possibile, dunque, e le figure come i pensieri paiono seguirci, in un incessante ed incalzante spostamento, un volo leggero che non è altro che il salto della nostra immaginazione, libera da schemi preconcetti. Con la bellezza e la leggerezza delle figure mitologiche, i personaggi alati, messaggeri e ladri come Ermes, rapiscono gli occhi di chi li osserva, e lo costringono a chiedersi se la pittura sia fotografia o la fotografia pittura, e quanto di vero ci sia nell’una o piuttosto nell’altra.

Figure familiari, esse suggeriscono quanto la meraviglia si nasconda nella quotidianità, di come basti alzare gli occhi per riconoscere un messaggio che ci viene portato da qualcuno che sa già che questo è dentro di noi, di come si debba solo fermarsi ed ascoltare, appesi a un filo, ad un battito d’ali, ad un incontro, ad un silenzio in una sala, davanti ad un’opera d’arte.

Francesca Bogliolo

httpv://www.youtube.com/watch?v=LVKsn8M3QAQ

LE  OPERE  ESPOSTE

 

IL  RITORNO

Stampa su tela 50×50

Lo senti il profumo del mare.

Lo senti il gusto del mare.

Dieci , cento, mille chilometri,

oltre l’ orizzonte,

Il ricordo della tua infanzia.

E’ il tempo di ritornare al senso della famiglia.

Il rispetto delle tradizioni.

Francesca Oz.

 

 

 

 

 

il guerriero 75 x 60

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

IL  GUERRIERO

Stampa su tela

75×60

 

 

 

 

 

 

Ha nascosto il suo “tallone d’Achille”…

Un laccio ti ha avvolta Acquamarina!

Ha reso difformi i contorni di un reale,

presenza sua massiccia,

tuo pietrificato movimento.

Autoritario bene il suo,

tua razionalizzazione del male.

Basta!

Dubbio, specchio dell’insicurezza,

dona la trasparenza del coraggio.

Risveglio, sole che sorge sulla verità

Acceca la paura, inganno di una notte passata.

Umile gesto, calore dell’uomo presente,

fondi l’opaco vetro

della mancata padronanza

del comportamento.

Ricordo di una squallida guerra

Lascia spazio ad una sotterranea fiducia.

Lingua che si scioglie nel silenzio

Culla, sia, di un messaggio senza tempo.

Francesca Oz

IL SENSO  GUIDA

STAMPA SU TELA

75X45

 

Che gusto prendere a morsi la vita!

L’istinto è la risposta viscerale che il mio corpo dà.

Tu, invece

Vento tra gli ulivi

Trascini con te

Profumi di ruta e di ginestra.

Ma non conosci i muretti della luna,

costruzioni di luci e di fortuna.

Francesca Oz.

IL TAGLIO  DI  SOLE

Stampa su alluminio

100×70

Sole, sospeso alla finestra del cielo…

Carro di fuoco.

Ogni notte, con forbici affilate,

tagli un pezzetto alla tua luna.

Allora…

Che cosa resterà della vecchia sciocca luna?

…Milioni di stelle tagliuzzate:

luci ed ombre sul mare

oh!

Meraviglia degli innamorati.

Francesca Oz.

LA  COMPAGNIA

Stampa su carta fotografica

75×50

 

Ballavi leggiadra,

Purezza nello spazio,

eri…bellissima!

Compagnia semplicità

Fluido vitale ha liberato.

Compagnia semplicità

anni vissuti ha cancellato.

Dolcezza

da corporea trincea,

nascosta e protetta,

come bucaneve,

fiorisce, alla fine dell’inverno,

sotto il suo stesso gelo.

Fiorisce

Nei boschi,offuscati dall’apparenza.

Nei prati, dove l’istinto naturale trionfa.

Francesca Oz.

LA  FERITA

Dittico

Stampa su alluminio

140×90

 

E’ un continuo gioco

Di presenza e assenza.

Così si rinnova la ferita.

In un attimo si cancellano

Ingenue immagini che custodisco.

Se delego in te la mia stabilità emotiva,

perdo la mia libertà.

Eppure…

Nessuno può crescere

Se non attraverso questo campo minato.

Ehi !

Tu, proprio tu !

Armati di coraggio,

unico collante della ferita…

Chi ha paura del “buio”

Non ha fantasia.

Francesca Oz.

LA  SOLITUDINE  FELICE

Stampa su carta fotografica

75×50

 

La solitudine ti appartiene.

Come le tue piume, ti protegge.

Ad un nuovo incontro ti prepara.

Spazio dei tuoi pensieri.

Dei tuoi desideri, lo scrigno.

Delle tue emozioni piu’ profonde:

Custode.

Sorta di “ritiro”.

Ritrovata parte confusa, smarrita.

Silenzio in concerto.

Momento di rinascita.

Tu, solo tu, conosci e ami

La solitudine felice.

Sei libero di scegliere. Oz!

Un nuovo orizzonte ti sta aspettando!

Ora, solo ora, sai cosa significa la presenza di una completa compagnia:

donare la tua solitudine felice.

Francesca Oz

L’ANGELO

Stampa su tela

50×50

 

Adesso ti racconto

Della storia un pezzettino:

due sono i colori in uno scatolino,

due i bambini,

e un disegno sul tavolino.

Per sorte ha preso il blu

Il simpatico Giacomino

E il mare, adesso, è freddo come un cucchiaino.

Il nero, solo soletto, nello scatolino

È capitato a Rino,

bambino birichino.

Adesso l’ Angelo è nero

Come il carboncino.

“ Angelo non ti preoccupare,

tuffati, in picchiata, nel mare!

Nell’estivo caldo blu,

ritornerai candido, come sei tu.”

…L’uomo “etichettar” non può

Chi il blu o il nero, in sorte, toccò.

Francesca Oz.

SPIRITO LIBERO

Stampa su alluminio

100×70

 

Spirito libero, tu mia segreta poesia!

Bilancia del mio essere, corpo del mio pensiero!

Vivi nell’aria che respiro.

Ed io, segno dopo segno,

matita nelle mani del mio Assoluto,

mi ridisegno.

Franesca Oz

TUFFO  NEL  BLU

Stampa su tela

30×100

Sposa!

Pioggia di confetti

resa ti ha come feto nel grembo materno…

Ricerca di protezione…

Ora, avvolta in te stessa mai più.

Mai più panorami a metà strada

Tra il grigio e il nero…

Comunicazione aperta e sincera,

Unica strada verso l’altro.

Una volta imboccata questa,

la tua felicità non potrà tardare.

Finestra del cielo, nuovo spazio

Dalle respiro!

Tuffo nel blu, accoglila.

Francesca Oz.

IL  FOULARD

STAMPA SU CARTA FOTOGRAFICA

50X75

 

Ridammi il mio foulard !

Di aranciato e verde vestito.

Di zafferano, granturco e rosa, profumato.

Avvolgente sole luminoso.

Tocco di sensualità calda e potente… estroverso.

Esplosivo… richiesta imperiosa.

Tu lo hai reso stampa gialla, scandalistico…

effetto di notizia tendenziosa…

Giallo geloso.

Francesca Oz.

 

LA  CASA DI ANNY

Stampa su carta fotografica 20×30

 

 

 

 

 

 

 

 

Sulle ali di un petalo di rosa.

Cristalli di rocca,…il tuo castello.

Figlia di una  realtà vissuta,

non offuscare, mai, principessa,

la tua tenera e dolce trasparenza.

Francesca Oz.

LA  PASSIONE  PROMESSA

Stampa su carta fotografica

75×50

 

Immobile e celato stai

Dietro il calice di un fiore,

di nettare colmo: la mia dolce e tenera passione…

non posso innamorarmi…

non ho più vent’anni.

Egoismo è l’innamoramento,

di sonno una condizione,

virtuosismo falso,

falsa passione.

Non ti permetterò di dirmi

“ Vivi un amore ! ”

Io vivo una parola data,

in una notte, sognata.

“Non vivo un amore?!”

Io vivo una promessa, senza condizioni,

fatta ad una donna,

vestita di fiori.

Francesca Oz